Lumen Orbi

Dopo le malattie cardiovascolari, il cancro di origini professionali è la principale causa di mortalità tra donne e uomini dei paesi più avanzati. L’amianto è una catastrofe sanitaria, alcuni dati:

  1. Nel 1906, davanti ad commissione parlamentare britannica, viene descritta una patologia polmonare dovuta all’amianto.
  2. Nel 1935 alcuni medici inglesi descrivono il cancro al polmone affetto da fibrosi polmonare dovuta all’amianto.
  3. Nel 1965 un epidemiologo inglese pubblica uno studio in cui afferma che in una popolazione di lavoratori dell’amianto il rischio di sviluppare il cancro al polmone è di 10 volte superiore ad altri soggetti.
  4. Nel 1960 viene pubblicato uno studio fatto da un anatomopatologo sudafricano in cui viene descritto il nesso tra i casi di mesotelioma e l’esposizione all’amianto
  5. Nel 1992 l’amianto in Italia viene messo al bando. In diversi casi, in barba alla Legge, si è continuato a usare l’amianto fino al 2004 attraverso deroghe tecniche. Troppo tardi, forse, dopo 86 anni dal primo campanello d’allarme…chissà perché?

Altri numeri e informazioni

  • In Italia sono 5.000 i decessi ogni anno per malattie correlate all’amianto.
  • 15.845 i mesoteliomi maligni diagnosticati dal 1993 al 2008.
  • 2.312 le denunce di nuovi casi di patologie legate all’amianto nel 2011.
  • 1.540 le malattie professionali riconosciute.
  • 440.000 le richieste d’indennizzo per lavoratori ammalati o deceduti causa amianto fino al 2013.
  • 170.000 gli indennizzi corrisposti dall’Inail.
  • 34.000 i siti contaminati da amianto secondo la Mappatura (tuttora in corso) da parte di Inail, ministero dell’Ambiente e Regioni.
  • 32 milioni le tonnellate di amianto ancora presenti sul territorio.
  • 85 anni, i tempi necessari per le bonifiche con gli attuali ritmi di smaltimento.
  • Secondo studi scientifici ed epidemiologici il picco di malattie provocate dall’esposizione all’amianto si raggiungerà fra 15 anni.

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