MASSONERIA

Massoneria e massone non sono termini della lingua italiana.

 

Ma derivano dal francese: franc maconnerie  e franc macon.

 

Tradotti in: libera muratoria (massoneria) e libero muratore (massone).

 

E’ in questo modo che si chiamano gli “associati”.

 

Muratoria, perché fanno risalire, l’origine, ai tempi della costruzione del tempio di Re Salomone in Gerusalemme.

 

Per questo tra i simboli figurano squadra e compasso.

 

Hiram Abif, capo operaio che custodiva i segreti costruttivi.

 

Si narra che usasse delle parole segrete per dare ordini alle varie squadre impegnate, nella costruzione.

 

Per gelosia fu trucidato e gettato nel deserto.

 

Salomone lo fece cercare e dato che il cadavere era già in decomposizione, per riconoscerlo, lo toccarono, come fanno i non vedenti.

 

Narra sempre la leggenda che una delle parole segrete fosse maestro.

 

Ecco, quindi che nel rito di iniziazione, il maestro – conoscitore detentore- tocca il neo affiliato.

 

Dunque, almeno inizialmente, la libera moratoria, non era altro che una “associazione” di costruttori, che difendevano i loro saperi.

 

In tempi più vicini a noi, la definizione, in termini socio-scientifici, e alquanto indefinita.

 

Poiché, la vasta pubblicistica, dal punto di vista bibliografico non è ben definita.

 

Si va da una classificazione libraria fra: religione, scienze occulte, società segrete.

 

Ha poi prevalso, nel mondo anglofono, quella di friendly societies o fraternal associations;  in italiano: unioni amicali, associazioni fraterne.

 

Il 24 giugno 1717, nasce a Londra la massoneria moderna.

 

Inizialmente i massoni tendevano a diventare i consiglieri del principe illuminato, attraverso le loro conoscenze, dato che perlopiù erano intellettuali.

 

Queste “associazioni”, anche attraverso lo sviluppo mercatile, diffondevano nuove conoscenze scientifiche.

 

Anche per questo furono avversati dai vecchi regimi, che intravvedevano un pericolo per il loro potere assoluto.

 

Non a caso, in Italia, ben due Papi, gli scomunicarono.

 

Tra il 1738 ed il 1751, furono perseguiti: dai Papi, dai governi protestanti e persino dal governo turco.

 

Appellandosi al diritto romano sostenevano che ogni associazione non autorizzata, è considerata illecita, quale fonte di sovversione.

 

Le varie commissioni di inchiesta non trovarono nulla contrario al buon ordine ed al dovere di sudditi.

 

La chiesa sostenne che i fautori della rivoluzione francese furono tre sette:

 

liberi muratori,

 

giansenisti,

 

filosofi.

 

In Italia la diffusione avvenne negli anni 80 del 1700.

 

A Torino e nel Piemonte, regnante Vittorio Amedeo III, che suscitò uno spirito evelutivo intellettuale.

 

In Toscana, con i Lorena che sostituirono i Medici.

 

Gli inglesi che furono portatori di uno sviluppo scientifico in Toscana, confinante con lo stato pontificio.

 

Nel 1805 nasce il GOI-Grande Oriente Italia, la prima Loggia.

 

La massoneria ebbe contatti con la carboneria italiana.

 

Anche carboneria deriva dal francese, da una confraternita di legnaioli venditori di carbone=charbonniers.

 

Nel 1860, dopo la restaurazione del congresso di Vienna, la massoneria si riorganizza.

 

Identificandosi con lo stato unitario ed ispirandosi al risorgimento.

 

Sorsero varie logge, spesso in disaccordo fra di loro e non sempre “obbedienti” al GOI.

 

Ebbero una forte caratterizzazione anticlericale. Singolare la diatriba sulla cremazione, con i massoni a favore e la chiesa contraria.

 

La massoneria appoggiò la nascita del fascismo, il 23 marzo 1919 a Milano in p.zza San Sepolcro,9. La riunione si fece in un circolo di interessi industriale e fu appoggiato dai massoni che vedevano in Mussolini un anticlericale.

 

Il fascismo gli usò e poi gli perseguì, sciogliendoli.

 

Post-fascismo.

 

La massoneria si divise in due tronconi principali:

 

rito simbolico, noto come giustiniani, da palazzo Giustiniani;

 

rito scozzese in piazza del Gesù .

 

I primi avevano una volontà di combattere tutti i dispotismi.

 

I secondi, avevano posizioni confuse, alcuni di fede monarchica, dopo essere stati fascisti.

 

Semplificando si può affermare che:

 

a)      Il GOI era per la Repubblica

 

b)     Il rito scozzese era per la monarchia.

 

Dal 1948 al 2005 le fonti sono di scarsa attendibilità.

 

Di certo c’è che si avvolti in una tela di difficile decifrazione, in cui sono maturate iniziative anche personali e di difficile decifrazione.

 

Una per tutte è la loggia propaganda due: la P 2 di Licio Gelli (?).

 

Negli anni 1960 – 1970 c’è la strategia della tensione e si adombra la massoneria quale fautore.

 

Si percepisce, senza riconoscerne i contorni, un disegno politico occulto.

 

Negli anni ’80 la muratoria, cerca di accreditare un complotto, come fecero i papi con loro, anti massonico ordito da:

 

a)      Cattolici

 

b)     Comunisti

 

c)      Magistrati.

 

Specularmente, ed in modo arbitrario, come i papi, i cospirologi profani, vedono nella loggia P2 il centro propulsivo dell’eversione.

 

Licio Gelli e “figlio” del GM Gamberini, che intendeva riportare la massoneria alle origini(?).

 

Nel frattempo accreditò Gelli nei circoli massonici americani, molto potenti.

 

Gelli credeva di essere il burattinaio ed invece era soltanto un burattino anch’egli.

 

Il famoso piano R non fu concepito da lui ma “copiato” sotto imput dai circoli finanziari americani.

 

Per loro e per i loro affari, il tessuto democratico era, è, una pastoia che va recisa.

 

Il risultato della Commissione d’inchiesta, ha indagato solo l’aspetto materiale dell’eversione.

 

Non quello “politico”.

 

La recente proposta di modifica costituzionale aveva le stesse caratteristiche del piano R:

 

spostare il peso dal parlamento all’ esecutivo.

 

Ancora oggi si sottovaluta il problema di fondo:

 

l’alleanza di Renzi con Verdini.

 

Ma non deve meravigliare questo, bensì il fatto che Renzi dica le stesse cose che diceva Gelli 40 anni fa.

 

 

 

 

 

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