Il 21 aprile 1905, a seguito della statalizzazione di numerose ferrovie italiane, nacquero le FF. SS. (Ferrovie dello Stato).
Nel 1945 divenne Azienda Autonoma FF.SS..
Sotto il controllo del Ministero dei trasporti.
Nel 1986, con Legge 210/1985, furono trasformate in Ente Pubblico.
Il 12/08/1992 diventano S.p.A., a totale controllo del Ministero del Tesoro.
24/05/2011 F S Italiane S.p.A., con lo scorporo della rete ferroviaria, dovuta da direttiva europea.
R.F.I. Rete Ferroviaria Italiana, che comunque fa parte di F S I S.p.A. Quindi solo scorporo formale.
Ciò permette l’utilizzo della rete da parte di altri gestori: Italo e ferrovie tedesche, per alcune tratte soprattutto nel nord-est. Per trasporto passeggeri.
Il gruppo FS ha 69.000 addetti, 16.700 km di rete; 1.000 km alta velocità.
Negli ultimi 10 anni, tutti gli sforzi finanziari, sono stati dirottati sull’alta velocità: costruzione di apposita rete, per permettere il passaggio dei treni veloci, le frecce rosse.
Per i pendolari: ciccia!
Per la sicurezza idem come sopra: emblematico il caso Viareggio (disastro).
Dal 2000 i treni locali sono passati in capo alle Regioni.
Le Regioni, quindi, stipulano un contratto con FS, per i treni regionali; pendolari.
Lo Stato trasferisce, alle Regioni, per questo servizio, 6 miliardi di € dal 2008 al 2010.
Nel 2011 Tremonti, ministro del tesoro, eroga solo 4,9 miliardi, quasi il 20% in meno, a fronte di un aumento passeggeri-pendolari- del 8%.
Quindi le risorse, già scarse, diventano insufficienti, per garantire un servizio decente.
Le Regioni hanno un rapporto squilibrato, con FS, in quanto non esiste una autorità indipendente che certifichi la qualità del servizio reso.
Mario Moretti, a.d. di FS, opportunisticamente, scarica sulle Regioni, il disservizio dei treni pendolari.
Attribuendo alle stesse la scarsa qualità del servizio, con l’equazione: miglior servizio più soldi.
Opportunistico poiché dei soldi che ha ricevuto, dallo stato, gli ha destinati solo alla alta velocità ed alle frecce, che con il costo dei biglietti ha portato in pareggio il bilancio.
Le scelte non sono mai prive di conseguenze.
Infatti negli ultimi 12 anni sono stati chiusi 1190 km di linee locali, accompagnate dalla chiusura di moltissime stazioni.
Tutto questo ha aggravato, ulteriormente, il disagio per i viaggiatori meno abbienti.
Ciò avviene perché non c’è concorrenza e quando si è “affacciata”, è stata soffocata nella culla.
Altri gestori, compreso ferrovie di altri Paesi, sarebbero interessati al trasporto pendolari perché con le risorse messe a disposizione dello stato, lo ritengono un affare.
Ma Moretti e la politica che lo ha appoggiato, si sono sempre opposti alle liberalizzazione che genera concorrenza.
E’ il caso di Arena che aveva provato con il percorso Torino-Milano, con fermate intermedie per raccogliere e far scendere i passeggeri; stoppato per ricorso FS perché gli toglieva clienti.
Stessa cosa al cosi detto treno del mare che partendo sempre da Torino andava in Liguria-5 terre.
Sarebbe utile sapere cosa dicono i liberisti de noantri.
FS ha sacrificato delle tratte intermedie, sempre in favore delle frecce.
Ed il trasporto merci come è messo?
Come i pendolari, siccome non si guadagna in fretta sono in stato di abbandono.
Esemplare la linea che viene da Bellinzona (CH) – passa da Laveno – è finanziata dalla svizzera per il trasporto delle merci.
Azienda FS è passata da 63 mln tonnellate/km a 27 (unità di misura), ha perso il 50%.
I privati sono passati dal 5% al 35% = a 17 mln/ton. /km di merci trasportate.
L’Azienda tiene conferenze e con le slide (come Renzi) promette di passare dalle stalle alle stelle, ovviamente non ci credono nemmeno loro.
Come Renzi, che pur avendo ereditato una situazione disastrosa, la peggiore d’Europa, prometteva, tra il serio ed il giulivo, che in un amen l’Italia sarebbe diventata faro d’Europa, facendo mangiare la polvere perfino ai tedeschi.
Moretti, con l’avvallo della politica, ha utilizzato le risorse ottenute con lo smobilizzo del sedime delle stazioni, tutte ne centri città, non per ammodernare tutte le ferrovie ma solo le solite frecce.
Inoltre con lo smobilizzo di dette aree ha compromesso la possibilità di sviluppare “l’intermodale” (treno+ gomma).
Ormai dal Sempione al Brennero tutti movimenti transalpini, da e per l’Italia, sono in mano agli stranieri.
Ne è un esempi Hupac che sta finanziando nuovi centri intermodali ne nord Italia.
FS non solo non svolge il compito di trasportare i passeggeri – compito istituzionale – ma non si occupa delle merci che sono fonte di reddito.
E’ chiaro che la “colpa” primaria è a carico di chi ha permesso tale stato di cose: la politica.